Tra uomo e natura esiste una continua interazione, scambio; tra ogni essere vivente ed il suo organismo c’è un mutuo scambio di esperienze verso nuove realtà. L’uomo e la natura sono indissolubilmente interagenti ed è nella natura l’uomo che esperimenta se stesso.
“La vita non è un problema che deve essere risolto, ma una realtà che deve essere sperimentata.”
(Johannes J. Van der LEEuw 1893-1934 scrittore olandese)
La salute è il risultato di una rete di processi complessi e numerosi che si realizzano nella mente dell’uomo. La medicina tradizionale predilige il mantenimento della salute rispetto la cura di una malattia. La medicina accademica o convenzionale si occupa pochissimo della prevenzione primaria. Il medico viene interpellato quando la patologia è in atto. Siamo abituati così purtroppo. Sarebbe meglio occuparsi di vera prevenzione primaria, ricorrendo ad una sana alimentazione, ad un sano rapporto sociale, ad un salubre ambiente. Tutto ciò attraverso processi salutistici, semplici, naturali.
La Naturopatia è una parola entrata recentemente nel lessico comune. Essa è dedicata ad esprimere la conoscenza dei processi tramite i quali l’individuo e la società possano vivere serenamente in salute, invecchiando saggiamente. Mentre per anni ci è stata proposta una certa idea di salute, malattia, corpo, morte e nascita, derivante da un modello meccanicistico, oggi abbiamo ben capito che il nostro corpo non è una macchina fatta di tanti pezzi; ogni concetto o teoria scientifica basata su sistemi isolati. Invece nel creato tutto è intercomunicante. La naturopatia è aderente al pensiero olistico, cioè rifiuta il riduzionismo e l’organicismo. Olismo significa totale, globale, integrale dove ogni ecosistema individuale interagisce continuamente con l’ecosistema globale. Il ‘sistema uomo’ è il risultato di un continuo interagire di sostanze ed energie in ingresso ed in uscita. Lo stato di salute, o meglio dire benessere globale, dipende dall’equilibrio dinamico mantenuto nello svolgimento dei processi vitali.
Nell’olismo materia ed energia sono compresenti e si sposa il pensiero vitalistico. La malattia, così come il sintomo, è ritenuta l’indispensabile informatore dei processi in atto. Limitarsi a combattere la malattia porta a peggiorare lo stato di salute. La disarmonia, cioè la malattia, va superata attraverso le comprensione delle cause, quindi è il risultato di una crescita evolutiva.
Nella tradizione alchemica (è un antico sistema filosofico) l’uomo non è separato dall’Universo. Ogni uomo, quale microcosmo, interagisce continuamente con il macrocosmo, nell’osservanza delle stessi leggi e sottoposto agli stessi influssi.
Lo stato di salute si apprende tramite la conoscenza della natura, delle sue leggi, dei suoi processi e solo chi adegua a tali regole ha la possibilità di vivere in piena salute. Il curante deve divenire protagonista della propria guarigione attraverso una cura che è sempre un processo evolutivo. In quest’ottica il naturopata è solo un consulente.
L’estratto dal Codice deontologico sul compito del Naturopata dice:
“Il suo compito è quello di consigliare, guidare, indirizzare verso stili di vita atti al mantenimento del benessere fisico-psichico-sociale. In tal guisa lo si può considerare quale ‘educatore olistico’. Egli è un esperto in metodiche non convenzionali, meglio definibili con il termine ‘medicine complementari’. Grazie alla sua visione globale può collaborare con gli addetti ai vari settori della medicina convenzionale e non convenzionale.”
Come in molte culture troviamo la filosofia sulla salute, così nella dottrina filosofica del buddismo, dove si rintracciano elementi in comune con la naturopatia. Nella enunciazione delle “quattro nobili verità”, queste si presentano come i punti cardinali del vivere sano.
Le quattro Nobili Verità del Buddha:
- Essere consapevoli della sofferenza in cui ci si trova.
- Riconoscere l’origine del proprio malessere.
- Ammettere che vi è una possibilità per superarlo.
- Essere pronti a cambiare il modo di vivere e appropriarsi di nuove norme.
(da E. Fromm, 1976)
Il mantenimento dell’equilibrio mentale e di conseguenza della salute è continuamente minato dal modello sociale diffuso soprattutto nell’occidente. I metodi che ho imparato durante il mio percorso di studio in naturopatia, in particolar modo l’utilizzo delle campane tibetane ma anche la riflessologia della mano assieme con le altre discipline, rappresentano e offrono tutto ciò di cui ho parlato prima. Sono ottimi mezzi sia per la prevenzione, sia nella ripresa da una disarmonia. Aiutano a ricollegarsi alla natura, ritrovare una strada perduta e vivere di nuovo in modo armonioso.
Oltre le consulenze, propongo incontri individuali e incontri di gruppo, per bambini e adulti, con le campane tibetane e applico la riflessologia della mano.